13-01-2014
 

Presso la Parrocchia dei SS Pietro e Paolo a Rione Francioso è possibile pregare il Signore ... mattina, pomeriggio, sera e notte!



Andando a trovare Gesù potrai trovare conforto anche nei momenti di maggiore solitudine, quando senti il peso di un problema per te irrisolvibile o quando hai domande a cui non sai dare una risposta.



Potrai ricevere il Suo abbraccio, il Suo sorriso, il calore dell'amore che solo Gesù ti può dare.



Dedica anche solo pochi minuti, quando vuoi, a chi ha donato la Sua vita per te, per la tua salvezza.



IMPARIAMO A VIVERE DI CIELO E NON PIU' DI TERRA



Se vuoi diventare un adoratore, anche per solo un'ora la settimana, manda una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

09-01-2014

 

Il vero amore è ... essere concreti!

Il vero amore non è quello delle telenovele. Non è fatto di illusioni.

Il vero amore è concreto, punta sui fatti e non sulle parole; sul dare e non sulla ricerca di vantaggi.

 

Papa Francesco, nella messa celebrata nella cappella della Casa Santa Marta giovedì mattina 9 gennaio, ha indicato nella persona di Gesù Cristo il fondamento unico del vero amore.

 

«La chiave per la vita cristiana è … il criterio dell’amore».

 

«L’amore cristiano ha sempre una qualità: la CONCRETEZZA. L’amore cristiano è concreto. Lo stesso Gesù, quando parla dell’amore, ci parla di cose concrete: dare da mangiare agli affamati, visitare gli ammalati». Sono tutte «cose concrete» perché, appunto «l’amore è concreto». È «la concretezza cristiana».

 

Papa Francesco ha anche suggerito il modo di «conoscere» lo stile dell’amore concreto, spiegando che «ci sono alcune conseguenze di questo criterio». Ne ha proposte due. La prima è che «l’amore è più nelle opere che nelle parole. Lo stesso Gesù l’ha detto: non quelli che mi dicono “Signore Signore”, che parlano tanto, entreranno nel Regno dei cieli; ma quelli che fanno la volontà di Dio». L’invito è dunque a essere «concreti» facendo «le opere di Dio».

 

C’è una domanda che ciascuno deve porre a se stesso: «Se io rimango in Gesù, rimango nel Signore, rimango nell’amore, cosa faccio — non cosa penso o cosa dico — per Dio o cosa faccio per gli altri?». Dunque «il primo criterio è amare con le opere, non con le parole». Le parole, del resto, «le porta via il vento: oggi ci sono, domani non ci sono».

 

Il «secondo criterio di concretezza» proposto dal Papa «è: nell’amore è più importante dare che ricevere». La persona «che ama dà, dà cose, dà vita, dà se stesso a Dio e agli altri». Invece la persona «che non ama e che è egoista cerca sempre di ricevere. Cerca sempre di avere cose, avere vantaggi.

 

07-01-2014

 

Non accontentiamoci di una vita mediocre, da piccolo cabotaggio.

 

Nel giorno nell'Epifania e all'indomani dell'annuncio dello storico viaggio in Terra Santa il prossimo maggio Papa Francesco sprona i fedeli ad un scatto in avanti della propria vita, ricordando l'esempio dei magi, che furono capaci di alzare gli occhi al cielo, e seguire una stella.

 

«Nella festa dell'Epifania, in cui ricordiamo la manifestazione di Gesù all'umanità nel volto di un Bambino - ha esortato papa Francesco nell'omelia a San Pietro - sentiamo accanto a noi i Magi, come saggi compagni di strada.

 

Il loro esempio ci aiuta ad alzare lo sguardo verso la stella e a seguire i grandi desideri del nostro cuore.

 

Ci insegnano a non accontentarci di una vita mediocre, del piccolo cabotaggio, ma a lasciarci sempre affascinare da ciò che è buono, vero, bello, da Dio, che tutto questo lo è in modo sempre più grande.

 

E ci insegnano a non lasciarci ingannare dalle apparenze, da ciò che per il mondo è grande, sapiente, potente.

 

Non bisogna fermarsi lì.

 

È necessario custodire la fede, in questo tempo è tanto importante custodire la fede - ha aggiunto a braccio - oltre il buio, oltre il fascino delle sirene, oltre la mondanità.

 

Non bisogna accontentarsi dell'apparenza, della facciata.

 

Bisogna andare oltre, verso Betlemme, là dove, - ha detto riprendendo il testo scritto - nella semplicità di una casa di periferia, tra una mamma e un papà pieni d'amore e di fede, risplende il Sole sorto dall'alto, il Re dell'universo».

 

E ha aggiunto che i magi seppero superare un momento di oscurità presso Erode e sfuggirono al torpore della notte del mondo, grazie a una «santa furbizia, quella scaltrezza spirituale che ci consente di riconoscere i pericoli e evitarli».

 

Poi un richiamo alle difficoltà e ai rischi che corre la Chiesa: essere «città della luce, che riflette sul mondo la luce di Dio e aiuta gli uomini a camminare nelle sue vie. Questa è la vocazione e la missione del Popolo di Dio nel mondo».

 

27-12-2013

 

 

 

Siamo in tanti ed abbiamo una gran voglia di … fare per gli altri!

 

Padre Lucio, della Provincia religiosa Salernitano - Lucana, è il Guardiano della Fraternità, Definitore Provinciale e parroco di Santa Maria del Sepolcro, viene da Pozzuoli, anche lui è stato postulante qui a Potenza, ormai quasi vent’anni fa!  

 

Padre Vitale, della Provincia religiosa Salernitano - Lucana, è il più giovane della fraternità … ha solo 96 anni, una irrefrenabile voglia ed un incredibile entusiasmo di annunciare il Signore dappertutto …  ma in maniera particolare nella zona di Dragonara e Giarrossa, nella Rettoria del Divino Amore … Dio la sostenga sempre, anche nell’organizzare e condurre i suoi innumerevoli pellegrinaggi … ma soprattutto nella guida dell'automobile!

 

Padre Giuseppe, della Provincia religiosa di Puglia – Molise, viene da Bari ed è Vicario della Fraternità e vice - Maestro dei Postulanti, anche lui giunge da una parrocchia ed è finito in una fraternità così numerosa, ma si mette in gioco totalmente.

 

Padre Pietro, della Provincia religiosa Salernitano - Lucana, è il Maestro dei Postulanti ed è anche Definitore Provinciale e Cappellano della Polizia di Stato. Viene da Cava dei Tirreni e è contento di essere da tanti anni qui in Basilicata, terra buona e accogliente. E’ il più imponente tra i frati, ma non possiamo scriverne il motivo perché potrebbe dispiacersi! Tra i tanti impegni e le tante preoccupazioni ha sempre un sorriso e una parola buona per tutti.

 

Padre Edoardo, della Provincia religiosa di Benevento, di origini brasiliane, è vice-economo della fraternità e studia spiritualità a Napoli. Il freddo di Potenza lo fa soffrire un poco … abituato come è al caldo del Brasile, ma il Signore gli darà di stare bene.

 

fra Antonio Domenico Pio, della Provincia Religiosa Salernitano-Lucana, solo pochi anni orsono  postulante in Santa Maria del Sepolcro, ora professo temporaneo. Si sta preparando alla professione solenne dei voti secondo la Regola dei Frati Minori, frequenta il sesto anno di Teologia presso il Seminario Maggiore Interdiocesano di Basilicata e presta il suo servizio di accolito nella nostra Comunità. Chiede preghiere per questo anno importante della sua vita!

 

 

E poi con noi ci sono i Postulanti … anche quest’anno sono in tanti!  E di volta in volta ne conosciamo sempre di nuovi che poi proseguono il loro cammino sulle strade del Signore, nelle varie tappe di formazione.

 

Alessandro è l’anziano del gruppo … con i suoi 39 anni, seppure a detta di molti vedendolo non li dimostra, specialmente senza la barba. Nasce ad Avellino da madre irpina e papà romano pertanto in lui c’è sia il lupo che la lupa! Nella vita ha vissuto tante esperienze ... ama le lunghe passeggiate immerso nella natura, adora stare in silenzio (… abitato!), suona e canta in chiesa, ama scrivere non solo il diario personale ma anche tant’altro. E’ molto contento di poter prestare servizio, insieme al fratello di cammino Vincenzo, presso l’Ospedale San Carlo in Potenza, nei reparti di Oncologia ed Hospice ... che San Francesco e Santa Chiara li accompagnino.  

 

Alessio ha 22 anni ed è di origine russa. Appartiene alla Provincia Religiosa del SS. Cuore di Gesù di Napoli, ama compiere lunghe passeggiate ed ascoltare musica. 

 

Elio ha 23 anni, viene da Scafati (Sa) ed appartiene alla Provincia Religiosa Salernitano – Lucana dell’Immacolata Concezione. E’ assistente sociale ed ha conseguito la laurea lo scorso anno. E’ attento ai bisogni dell’altro, è riflessivo, sensibile e gioioso.

 

Filippo ha 26 anni ed è nato il giorno del pesce d’Aprile (!). E’ di Formia, un paese della provincia di Latina, ed appartiene alla Provincia Religiosa del SS. Cuore di Gesù di Napoli. E’ un ragazzo docile, tranquillo, a volte un po’ permaloso e testardo, seppure sappia essere sempre simpatico e scherzoso. Ama leggere e studiare. La cosa più bella della sua vita è stato l’incontro con il Signore. Quest’anno svolgerà il suo servizio presso la casa don Tonino Bello per incontrare gli sguardi e le storie di altri fratelli.

 

Giuseppe ha 20 anni, proviene dalla Provincia Religiosa di San Michele Arcangelo di Puglia e Molise. E’ il più giovane della famiglia ed ama scherzare con i fratelli. Quest’anno presterà servizio insieme con Marco nel Carcere Minorile di Potenza. E’ appassionato di arte, ama il disegno e la pittura, in particolare quella ritrattistica. Quest’anno avrà modo di mettere questo suo dono a servizio della fraternità.

 

Marco è della Provincia Religiosa di Lecce, ha 23 anni ed è di Taranto (ci tiene  precisarlo!). E’ un ragazzo un po’ timido e sensibile, ma quando entra in confidenza con l’altro … anche assai simpatico. Gli piace suonare l’organo … non è eccellente, ma ci prova, inoltre, gli piace stare con gli altri e poter essere d’aiuto nel bisogno. Quest’anno sarà impegnato ad offrire la sua testimonianza nel contesto dell’Istituto Penale Minorile di Potenza.

 

Michele ha 31 anni, è nato a Scampia (Na), appartiene alla Provincia Religiosa del SS. Cuore di Gesù di Napoli. Ama scrivere, è affascinato dall’arte ed il suo hobby è creare … cose artistiche! E’ un ragazzo dal carattere tranquillo e simpatico, ama la fraternità, che considera un dono di Dio, con la quale camminare verso Cristo e il prossimo, cercando il Suo sguardo d’amore anche in tutti gli altri. Questo anno sarà impegnato ad offrire il suo aiuto ai fratelli e alle sorelle della Mensa Solidale della Casa don Tonino Bello.

 

Pierpaolo ha 25 anni, proviene da Nardò ed appartiene alla Provincia Religiosa di Lecce. Si ritiene simpatico, ma è noioso e insopportabile (!!!). Si diletta con la chitarra per l’animazione della Santa Messa e con l’organo per la liturgia delle ore. Ha conseguito la laurea triennale in psicologia.  Per quest’anno offrirà il suo aiuto alla Casa Famiglia Stella del Mattino.

 

Vincenzo ha 25 anni, è originario di Napoli ma appartiene alla Provincia Religiosa Salernitano – Lucana. Ama la musica, oltre che cantare, suonare ed anche fare sport. Quest’anno, insieme ad Alessandro, presterà il suo servizio presso il Reparto di Oncologia e presso l’Hospice dell’Ospedale San Carlo in Potenza.

 

 

 

27-12-2013

 

 

 

Le immagini della nostra Chiesa, della nostra comunità ...

  

Se puoi, facci avere, anche con mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ), le foto delle celebrazioni , dei momenti di festa e condivisione ... così potremo rivivere insieme il tempo trascorso!

 

12-12-2013

 

 

La Chiesa di Santa Maria del Sepolcro venne fatta costruire con tutta probabilità dal potente ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro, meglio noti come Templari, il cui compito era quello di assistere i pellegrini diretti in Terra Santa.

 

Il Casale del Santo Sepolcro venne costruito a nord di Potenza, all'incrocio tra la via Erculea e la via Appia Nuova, vie di passaggio dei pellegrini diretti a Gerusalemme, in una zona denominata Santa Maria.

 

Nel 1312 soppresso l'ordine dei Templari, il Casale con annessa Chiesa passò sotto la giurisdizione del Vescovo di Potenza, Guglielmo, che se ne prese cura e vi aggiunse la denominazione "Santa Maria" forse per l'esistenza nella zona di una cappella o icona dedicata alla Madonna oppure per ingraziarsi gli abitanti del posto.

 

Quando Alfonso d'Aragona assegnò il feudo di Potenza ai Conti De Guevara, questi cambiarono radicalmente volto all'intero territorio e intrapresero nel 1488 la ristrutturazione dell'antica chiesa alla quale affiancarono un convento, affidato all'Ordine dei Francescani.

 

Nel 1656 il Vescovo di Potenza, Mons. Claverio, fece costruire uno pregevole altare barocco sulla parte destra della navata della Chiesa, con al centro un tabernacolo dove solennemente ripose la reliquia del Preziosissimo Sangue:  una zolletta di terra imbevuta del Sangue di Cristo.

 

Esternamente la Chiesa è preceduta da un portico con tre archi, ciascuno con stipiti, capitelli e archivolto in pietra lavorata.

La facciata presenta un grande oculo centrale, in origine era affiancata da un campanile, purtroppo frettolosamente demolito nel 1959.

 

L'ingresso principale della Chiesa è costituito da un bel porticato con semplici modanature in pietra, sormontato da una lunetta con un affresco seicentesco rappresentante la Deposizione, racchiuso in una cornice di gusto gotico-catalano.

 

L'interno della Chiesa è a due navate, quella laterale sinistra fa parte di un successivo ampliamento del XVII secolo, a cui risale anche lo splendido soffitto a cassettoni in legno policromo intagliato e dorato, fatto realizzare dal Vescovo Claverio.

 

Uno degli aspetti più interessanti della Chiesa di Santa Maria del Sepolcro è costituito dai caratteristici motivi architettonici gotico-catalani:  è possibile apprezzarli nell'arco trionfale, che presenta partizioni in pietra accompagnate da motivi floreali e zoomorfi, ed anche nell'abside a pianta poligonale con sottolineature in pietra agli angoli e volta a lunette.

Alla fine degli anni '60 la facciata della Chiesa fu riportata allo stile originario con un pronao a tettoia spiovente e tre archi a tutto sesto.

Contemporaneamente a questi lavori venne edificato l'attuale convento della fraternità francescana dei minori.

Nel 1984 venne data una nuova e suggestiva sistemazione al presbiterio grazie all’opera di Padre Tarcisio Manta, ofm.

 

La Chiesa custodisce alcune pregevoli opere d'arte, tra queste:

-        l’Immacolata con San Francesco d’Assisi e San Rocco, risalente alla seconda metà del XVI secolo, di scuola raffaellesca, che ritrae la Vergine dolcemente avvolta in una mandorla di nubi e luce;

-        la Madonna delle Grazie del 1582, assai verosimilmente opera di un artista locale di vena manieristica, raffigurante la Vergine al centro con il Bambino Gesù e il piccolo Giovanni Battista, ai lati San Francesco d'Assisi e San Patrizio Vescovo;

-        l'Adorazione del Pastori, risalente al XVII secolo, opera di Giovanni Ricca, tela di gran pregio artistico la cui vera protagonista è la luce che fa emergere dalla penombra le immagini della Sacra Famiglia e dei due angioletti. 

 

Di recente, la Chiesa, già adorna di stupende ed importanti opere d'arte, si è arricchita di una statua lignea di pregevole fattura dedicata a Santa Maria del Sepolcro e di una rappresentazione del "Cristo velato", impegnativa opera dell’artista altoatesino Helmut Perathoner che, sul modello ideato a metà settecento dal Sanmartino e grazie alla sua spiccata sensibilità artistica, ha saputo incredibilmente rappresentare il corpo senza vita di Gesù ricoperto da morbide coltri dalle quali traspare la sofferenza profonda vissuta dal Signore.

 

12-06-2012

Dona il tuo tempo ai tuoi fratelli!  Se ciascuno di noi dovesse donare parte del proprio tempo agli altri ...

12-06-2012

 

Il nostro futuro ... i nostri bambini!  

Insieme a loro, con loro, vicini a quanti sono meno fortunati. 

Aiutare i bambini del nostro mondo, contribuire a dare loro un futuro, una speranza. 

Cercare il loro sorriso. 

Con loro e per loro con la Fondazione Madre Teresa di Calcutta, perché tutti abbiano il diritto di essere figli. 

E noi il dovere di aiutarli, senza girarci dall'altro lato. 

Facendo finta di non vedere e sapere che nel nostro mondo milioni di bambini vivono di niente e spesso non hanno neppure la speranza. 

Non voltarti dall'altro lato! 

Aiutiamo insieme i nostri bambini ad avere un futuro sereno, una giusta formazione. 

www.imieibimbi.it 

 

12-06-2012

La nostra missione è ... aiutare gli altri, quanti non possono, quanti hanno difficoltà , quanti cercano nel Signore!

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