Casa San Francesco e Santa Chiara

Il Progetto Casa San Francesco e Santa Chiara nasce dalla meravigliosa idea di aiutare gli altri senza nulla chiedere, se non la voglia di superare i momenti di difficoltà nella preghiera e con la costanza dell’amore!

Da un nucleo di appena tre camere con servizi, una cucina ed un’area di socializzazione, nel corso dell’anno 2016 e sino al sostanziale completamento avvenuto nel corso dell’anno 2017, si è giunti ad una articolata organizzazione degli spazi tale da assicurare una giusta ospitalità in favore dei fratelli e delle sorelle in stato di bisogno.

Dieci le camere di accoglienza, a due o tre letti, tutte munite di servizi, anche adeguate agli accolti con difficoltà deambulatorie, un’ampia area di socializzazione, due cucine, lavanderia e depositi oltre ad un dormitorio per l’emergenza con quattro posti letto, anch’esso munito di servizi, uno dei quali riservato alle esigenze igieniche di quanti bussano alla porta solo per trovare il beneficio di una doccia in un ambiente confortevole.

Una importante e consistente opera di ristrutturazione strutturale, architettonica ed impiantistica del Conventino dei frati minori della Provincia dell’Immacolata Concezione, annesso al Convento di Santa Maria del Sepolcro in Potenza, ha consentito di dare una Casa a quanti casa non hanno, un sollievo a quanti sono allontanati, scostati, emarginati da un mondo, da una società sempre più ingiusta, distante, indifferente.

Famiglie in difficoltà, fratelli e sorelle che hanno patito la tragedia di un congiunto gravemente malato, costretti a trascorrere lontano da casa un lungo periodo senza avere le necessarie condizioni economiche, donne sole ed abbandonate, a volte anche con minori al seguito, giovanissime maltrattate da un sistema di accoglienza economico ed affarista, persino spinte a vendere il loro corpo, senza fissa dimora privi di futuro, giovani migranti espulsi da un sistema pubblico che spesso, troppo spesso, emargina, allontana, violenta, rende peggiori, persino sostanzialmente costruito per alimentare clientele ed interessi, piuttosto che per sostenere quanti sono nel bisogno.

Oltre cinquemila le notti di accoglienza assicurate, all’incirca di pari numero i pasti preparati, il tutto nella piena ed assoluta gratuità e con la costante e silenziosa opera della Comunità dei frati minori e della Casa interprovinciale di formazione dell’Ordine che, tra l’altro, hanno persino donato buona parte dei necessari arredi.